Da Cappuccetto Rosso a Catilina: altri strumenti per la didattica delle lingue classiche


cappuccetto-rosso-001In questo precedente articolo abbiamo già visto come sia possibile utilizzare traduzioni di testi o canzoni moderne per la didattica del latino e del greco.
Per il docente che intendesse utilizzare traduzioni latine di canzoni, favole o romanzi recenti, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Da tempo infatti ci s’è accorti dell’efficacia didattica dell’adoperare a lezione, soprattutto ai primi livelli d’apprendimento, storie che siano già note agli alunni. Forse al biennio molti studenti si troveranno spaesati in mezzo ai diversi nomi coinvolti nella congiura di Catalina, ma difficilmente ne troveremo uno cui non siano familiari i personaggi delle storie di Cappuccetto Rosso, di Asterix ed Obelix o di Harry Potter

Questo è un patrimonio che può e deve venire sfruttato didatticamente dal docente, soprattutto al biennio, quando l’obiettivo di insegnare la lingua degli auctores è prioritario rispetto alla lettura diretta degli stessi, che saranno affrontati invece al triennio – e lo saranno tanto meglio, quanto meglio gli allievi avranno appreso saldamente il latino nei primi due anni del loro percorso. Non si tratta dunque di sostituire i fratelli Grimm o la Rowling a Sallustio, bensì di sfruttare un mondo noto e dalle fattezze ben riconoscibili dai ragazzi come primo gradino verso una competenza linguistica e culturale più robusta.


UNA SCELTA DIDATTICAMENTE EFFICACE

Tale scelta è didatticamente efficace per diversi motivi: innanzitutto perché gli studenti – come ogni altro essere umano – davanti ad un oggetto sconosciuto, come può essere un testo in lingua, assumono naturalmente un atteggiamento teso. Dare loro un testo in cui riescano a scorgere a prima impronta un mondo loro familiare diminuisce di non poco la tensione cui vanno inevitabilmente incontro nel primo contatto con il testo: tale abbassamento di tensione fa sì che essi abbiano maggiore concentrazione e attenzione verso quei dettagli grammaticali e sfumature sintattiche che interessano il docente. In secondo luogo perché ogni volta che sappiamo già “come va a finire la storia”, abbiamo dalla nostra parte il contesto, migliore amico di chi legge o traduceDiamone un esempio facile ed evidente: se un quindicenne trova davanti a sé un passo del De bello gallico in cui ci sia una frase come

Romani mirabantur quanti Germani essent,

è solo molto naturale che un ragazzo madrelingua italiano la intenda come i Romani si stupivano di quanti fossero i Germani; se invece lo stesso studente si fosse trovato a leggere la classica esclamazione di Cappuccetto Rosso al Lupo travestito da Nonna:

“O Avia, quanti oculi tibi sunt!”,

avrebbe, senza difficoltà in quel contesto così riconoscibile, capito “O Nonna, che occhi grandi che hai!”, battuta da lui conosciuta a memoria. A questo punto il docente cogliendo l’occasione potrà evidenziare in modo esplicito e ragionato che il latino quanti significa quanto grandi/che grandi, e non corrisponde invece all’italiano quanti, come potrebbe sembrare a prima vista ad un parlante italiano.
Infine, portare in classe un testo di epoca recente tradotto nella lingua dei classici costituisce una mossa inaspettata, quell’elemento aprosdóketon la cui importanza gli antichi stessi non mancarono di rilevare. Ciò non solo diverte gli alunni, coinvolgendoli e suscitando la loro curiosità e maggiore attenzione, ma pure favorisce l’associazione di un determinato contenuto grammaticale a una situazione particolarmente inusitata che più facilmente rimarrà impressa nella loro memoria – non si insisterà mai abbastanza su quanto associazioni di questo genere siano molto più efficaci in termini cognitivi di ore ed ore spese su tabelle e definizioni astratte.


L’IMPORTANZA DI UNA SCELTA OCULATA

È importante però che la scelta del testo su cui lavorare sia adeguata, a livello di contenuti e a livello prettamente linguistico. Infatti, per quanto si possano trovare facilmente ottimi testi recenti resi in latino, soprattuto romanzi, si possono tuttavia trovare, altrettanto facilmente, alcune traduzioni di pessima qualità, con veri e propri errori grammaticali o concettuali. È importante dunque che il docente stia molto attento nella scelta del materiale da usare per evitare di portare in classe una latinità maccheronica. Abbiamo pensato di dare qui alcune indicazioni e suggerimenti, non di certo esaustivi, ma che possano guidare gli insegnanti in questa ricerca:

Beginner’s Latin  (Chickering and Hoadley).

beginners-latin-by-direct-method-edward-c-chickering-paperback-cover-artQui troverete in buon latino, tra tante altre, le storielle di Cappuccetto Rosso, di Jack e il fagiolo magico e del Pifferaio magico. Le storie sono scritte in modo da fissare di volta in volta un contenuto grammaticale nuovo: le declinazioni, l’infinitiva, il tema del perfetto ecc. Ogni storia è conclusa in se stessa, con livello grammaticale via via più complesso con il progredire dei capitoli. Molto consigliabile al biennio per fissare un argomento grammaticale specifico trattato a lezione. Scaricabile gratuitamente presso questo link.

A first latin reader (Nutting).
Libro sulla storia della conquista dell’America dal punto di vista dei Nordamericani. Interessante per le storie del giovane Cristoforo Colombo, subito all’inizio del libro e per quella di Pocahontas poco dopo. Il testo presuppone tutta la morfologia latina e si sofferma sulla sintassi, sempre in modo graduale. Scaricabile gratuitamente presso questo link.

Raccolta di testi per ragazzi in latino.
Qui potrete trovare alcuni passi del classico di Collodi, le Avventure di Pinocchio dalla traduzione di Henry Maffacini, nonché brani vari di altre storie, fra cui le avventure di Sherlock Holmes o di Paperino. Potete scaricare il pdf a questo link.

Non scaricabili gratuitamente, ma facilmente reperibili sul mercato (soprattutto via Amazon):

– Ἅρειος Ποτὴρ καὶ ἡ τοῦ φιλοσόφου λίθος (Andrew Wilson).
Incredibile resa in greco antico del primo libro della famosa serie di Harry Potter, che non manca di stupirci per la qualità raggiunta: riesce infatti ad essere fedele alla sintassi dell’attico classico adoperando però in modo intelligente molti aggettivi presi in prestito alla tradizione poetica. Le parole che riguardano la vita contemporanea vengono coniate in modo naturale sfruttando la duttilità di una lingua agluttinante come quella greca.

– Ἀστερίκιος (Φάνης).
Ottima traduzione in greco della famosa serie Asterix di Uderzo e Goscinny, modellata soprattutto sul greco colloquiale di Aristofane e sul linguaggio militare di Senofonte. Molto efficace dunque per trasmettere i segnali discorsivi del discorso diretto nonché il lessico, facilitato dalla presenza delle immagini. Si nota qualche puntuale prestito dal greco moderno, ma la lingua è assolutamente l’attico classico del V secolo. Potete trovare due albi scaricabili qui e qui.

asterix
Asterix et Obelix (Carolus Rubricastellanus).
Ottima resa della serie Asterix, con il vantaggio di vantare ben 35 episodi tradotti nella lingua di Cesare. Oltre all’efficacia didattica che un fumetto offre, congiungendo parole e immagini in modo immediato, la vicenda stessa della serie porta gli alunni a imparare facilmente quel lessico politico-militare che poi troveranno nei testi di Cesare, Sallustio, Livio e Tacito.

Harrius Potter et philosophi lapis; Harrius Potter et camera secretorum (Needham Peter).
Buona traduzione dei primi due libri della serie di Harry Potter, tanto più coinvolgente quanto è inaspettata da parte degli alunni un’edizione in latino delle avventure del mago britannico. Qua e là si trovano degli errori grammaticali, non difficilmente individuabili però e che comunque non tolgono valore alle possibilità didattiche del testo, soprattutto per l’assoluta familiarità che la storia gode presso gli studenti.

Sconsigliamo invece Hobbitus Ille (Mark Walker), tentativo di traduzione de Lo Hobbit di Tolkien, la cui lingua stentiamo a chiamare latina – già dall’inspiegabile resa nel titolo dell’articolo determinativo the con il dimostrativo ille latino.
Si aspetta ancora con ansia, invece, una traduzione de Il Signore degli Anelli, anche se un modesto tentativo di tradurne il primo capitolo potete trovare qui.
Una lista completa invece delle traduzioni in latino di romanzi e libri moderni, dall’Ottocento ai giorni nostri, potete consultare presso questo link.


MATERIALE MUSICALE PER L’APPRENDIMENTO

Per quanto riguarda la musica, non mancano su YouTube tentativi di resa in latino di canzoni famose, soprattutto di Classici Disney, recenti o meno, di potenziale grande efficacia didattica, sia per la loro familiarità sia per la semplicità delle melodie che possono essere facilmente memorizzate da chiunque. I risultati raggiunti su YouTube svariano dal riuscito allo scadente, per cui il docente deve fare attenzione nella scelta del materiale.

L’uso delle canzoni è comunque altamente consigliabile – niente infatti riesce a coinvolgere così tanto gli animi degli studenti quanto una bella melodia. Se usata nel modo giusto una canzone può imprimere i concetti appresi nella memoria degli alunni, in poco tempo e in modo durevole; certamente in modo più riuscito e valido di una stantia quanto inefficace ripetizione meccanica di elenchi grammaticali. Fra i canali più noti, possiamo citare quello di O1ivette, in cui si possono trovare sia versioni riuscite molto male – soprattutto quelle in greco – sia invece alcune riuscite abbastanza bene, fra cui citiamo Libera, tratto da Frozen. La stessa canzone è stata resa in modo altrettanto valido dal canale TranslatorCarminum e può essere ascoltata qui.

Molto divulgate di recente le versioni in greco di CLASSOC UoA, fra cui segnaliamo μέθες τό ancora da Frozen e Μὰ τὸν Δία (la celebre Mamma mia degli Abba). Il loro greco è molto corretto, ma mischia diversi registri (prosa e poesia) e dialetti (dall’omerico allo ionico all’attico): potrebbe essere però l’occasione per una riflessione sulle diverse varianti del greco oltre che sulla grammatica.

Certo si troveranno spesso delle imprecisioni e qualche volta degli errori in molte delle canzoni su YouTube. Lo stesso docente però potrà correggerli, sfruttando il testo di base e provando a conservarne la melodia. Consigliamo inoltre agli insegnanti, se possibile, di tradurre loro stessi qualche canzone, soprattutto dalla melodia semplice e facilmente memorizzabile: essendo già in possesso della melodia e del testo originali, la resa in latino non è poi così difficile quanto potrebbe sembrare.

Concludiamo dunque questo articolo con una nostra resa in latino di A whole new world, tema principale del film di animazione Aladdin.
Questa nostra registrazione
, che conserva la famosa melodia originale e che potete ascoltare qui sotto, può essere utilizzata in classe, distribuendo ad essa anche il testo. Ci auguriamo di ricevere presto da voi riscontri sull’uso in classe del materiale sopra evidenziato… magari inviandoci il materiale da voi registrato con la classe!
…Bene vertat!

Yuri Loyola
Centro di Studi Classici GrecoLatinoVivo
Firenze


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